Volontariato

Trattamenti Shiatsu e Disabilità

11/04/18

Eleonora di Coccole di sale ha aderito all'iniziativa di volontariato proposta dalla Scuola Shiatsu Nagaiki: 
15 operatori ed ex-studenti si sono recati presso la struttura Charitas di Modena per portare un ciclo di trattamenti a chi non può spostarsi.
E' stata a detta di tutti un'esperienza forte e memorabile, che ha senza dubbio lasciato il segno, non solo in chi ha ricevuto. Anzi... in certi casi è difficile distinguere chi riceve da chi dà. 
Il bello dello Shiatsu è proprio questo: non esiste chi dà senza chi riceve. Il trattamento è un momento di condivisione e comuncazione anche a livello sottile. 
Adatto davvero a chiunque, in sedia a rotelle, centenario o in gravidanza. 

Da "Vivere Sostenibile Modena - Primavera 2018": 

Lo shiatsu è molto più di un massaggio: è un trattamento olistico completo, è fondamentalmente un’arte comunicativa che passa attraverso il contatto, la parola, lo scambio a livello sottile. In questo modo il ricevente viene ad avere le informazioni e la consapevolezza dei mezzi che egli stesso possiede, necessari per il proprio equilibrio psicofisico e il ristabilimento del proprio benessere.

Tecnicamente parlando, è un’arte di origine giapponese che letteralmente significa “pressione effettuata con le dita”, a sua volta derivata dalle teorie della Medicina Tradizionale Cinese. Ed è ancora molto più di questo: rotazioni articolari, stretching, semplice contatto in ascolto degli organi e delle fasce muscolari. Attraverso la pressione, lo shiatsu agisce sulle disarmonie che inevitabilmente incorrono con il nostro stile di vita moderno, pieno di stress fisici ed emotivi e magari abbinato ad abitudini alimentari non ottimali. La pressione agisce su tale disarmonia, in quanto il ricevente stesso risponde agli stimoli rimuovendo stasi e blocchi, ristabilendo l’equilibrio e facendo ritrovare all’organismo la propria armonia e il proprio benessere.

Si tratta di una tecnica dolce, che non presenta nessuna controindicazione, tanto da poter essere praticata anche in gravidanza (sempre più spesso le stesse ostetriche ospedaliere utilizzano e consigliano di auto-trattare punti di digitopressione perfino in sala parto), o in realtà protette come case di riposo o strutture per disabili, dove gli utenti sono costretti in sedia a rotelle.

Certo, il mondo della disabilità è molto delicato, poiché spesso chi riceve non comunica verbalmente e presenta ostacoli non solo motori ma, ad esempio supporti, sondini, manopole speciali.
In questo contesto lo shiatsu deve essere destrutturato: non sempre chi riceve è abituato al contatto fisico o non lo gradisce perché lo collega inevitabilmente a cure mediche sgradevoli, per cui è importante arrivare con estrema delicatezza e rispetto e chiedere il permesso, mantenendo sempre il contatto visivo affinché si possano percepire sguardi e richieste non verbali. Spesso le pressioni stesse venivano sostituite da carezze o “semplice” contatto. Diversamente dai trattamenti in studio, dove il silenzio fa parte del rilassamento e del trattamento stesso, in questi contesti è necessario anche un contatto verbale, una richiesta esplicita del permesso.

Il Centro Studi Shiatsu Naga-Iki di Modena ha organizzato un percorso di volontariato presso la struttura protetta della Charitas, al quale hanno partecipato 16 volontari tra studenti e operatori. A detta di tutti, è stata un’esperienza fortissima, nella quale chi credeva di dare, in realtà ha ricevuto tantissimo. Piccoli gesti, sorrisi, abbracci, addirittura il bacio di un utente, che sciolgono ogni tensione iniziale:
“Un tuffo in un mondo invisibile, denso potente coinvolgente. Tra tanti dubbi di non riuscire a dare abbastanza, grazie agli operatori che ci hanno preso per mano, una fortissima emozione si è sciolta al solo contatto, tra sguardi persi, odori diversi, persone irrequiete a cui chiedere la loro fiducia. Oltre la mera tecnica: occhi negli occhi, mani nelle mani, cuore a cuore, anime che si sono parlate nel silenzio.”

La Scuola Shiatsu ripropone ogni anno in primavera anche percorsi per anziani presso una casa di riposo in provincia, per portare con-tatto una grande ventata di benessere.